troppi vecchi film, ovvero la teoria del ding

the ringSarà capitato anche a voi di vedere uno di quei vecchi film in bianco e nero in cui i protagonisti capivano di amarsi perché guardandosi negli occhi sentivano il ding.

Io ne ho bevuti a litri di sti maledetti film in cui, dopo il ding, al massimo ci poteva essere un bacio, di quelli che manco io che ero piccola ci credevo che fosse vero, ma nulla più. Niente altro da dichiarare post ding, tranne un implicito “e vissero felici e contenti”.
E allora mi pareva la cosa più giusta del mondo, in fin dei conti, a cosa doveva servire un ding, se non a vivere per sempre felice con te, e con tua mamma e con mio padre e il tuo lavoro e le bollette da pagare e i gemelli (che sono stronzi e devono aver preso dalla tua famiglia) e l’amante mio e l’amante tua (per ripicca, certo) e il mutuo e le vacanze in mezza pensione e i raffreddori e Ikea la domenica e tu che perdi i capelli e io che prendo chili  eccetera eccetera eccetera.

Certo Ikea negli anni cinquanta non esisteva, quindi sarebbe stato comunque inutile stressarsi anzitempo. E poi c’era il ding, il nostro invalicabile scudo deflettore che ci avrebbe certamente salvato da tutto e tutti, fanculo anche il logorio della vita moderna, contro il quale potevamo sempre provare ad ubriacarci di Cinar.
Bene, adesso sai perché ti guardavo tendendo le orecchie.

Anche se si sta facendo strada dentro di me un orribile sospetto: e se quelli che a me erano parsi meravigliosi ding, in realtà fossero stati dei campanelli d’allarme driiiiing che mi ingiungevano di prendere lo spazzolino da denti e scappare via il più velocemente possibile (ma è casa mia!), perché altrimenti non avrei salvato nulla, nemmeno le lacrime che stavo per versare in quantità degne di un diluvio universale (il clima non è più quello di una volta) se fossi restata lì, ignara, illusa, delusa, nonché esposta alle intemperie senza nemmeno uno straccio di ombrello bucato (Ikea?), e questo solo perché davvero credevo che quel ding mi avrebbe salvata da tutto e tutti.
Tutti a parte te, naturalmente.

PS siccome son mezza sorda, la prossima volta che mi devi intimare la fuga, è troppo chiederti la sirena d’allarme di Star Trek?!

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