Vi è mai capitato di accendere la tv e vedere che su uno dei duecentoquarantasette canali a vostra disposizione danno “Law and Order”?
La prima puntata venne trasmessa negli Stati Uniti nel millenovecentonovanta, e ad oggi, senza contare le repliche, possiamo ancora vedere lo spin off Unità Vittime Speciali, (senza dimenticare il Criminal Intent in versione Americana e Francese, e il L&O United Kingdom!).
La forza dello show è un discreto avvicendamento del cast, delle location e ovviamente della trama. Perché anche se al termine della puntata, il cattivo va sempre a marcire dietro alle sbarre, il modo e la maniera per mettere in pratica questo catartico finale cambia di volta in volta.
Vi starete domandando, ma che c’entra sto telefilm con l’amore?!
E se io vi rispondessi che la serie televisiva “Law and Order”, ha di gran lunga superato la durata media dei matrimoni nel mondo!
Tutto ciò mi ha fatto riflettere, (sì lo so, sono strana).
Facciamo un passo indietro, avete mai notato una sorta di calo del desiderio dopo i primi scoppiettanti sei/otto/dodici mesi di relazione?!
(A parte voi due naturalmente, che sono aaaaaaaaaanni che vivete nel piacere della reciproca presenza come se vi foste appena conosciuti al bar durante la pausa caffé della mezza mattina).
Vi è mai capitato, la butto lì, che tra il: lavarsi, vestirsi, uscire, prendere la macchina, andare da lei/lui, decidere cosa fare (perché di ciular, manco parlarne), fare quel che si è deciso, tornare, salutarsi, messaggino della buonanotte. Preferiate invece una bella seratina davanti alla tv a godervi il catartico finale di “Law and Order”?! A voi due no, già lo sappiamo. Ma a tanti altri sì, e quindi?!
Quindi NON va bene!
Così ho pensato di trovare una risposta proprio nel segreto del successo del mio telefilm preferito. Se ce l’hanno fatta loro a combattere la noia della stessa minestra, potremmo riuscirci anche noi.
Provo a trasportare gli insegnamenti. Mi trovo bene nel discorso cambio di trama e di location: ma che problema c’è amore, se per stare insieme dovremo sobbarcarci qualche decina di traslochi in giro per il mondo, vuoi mettere il disagio di un cambio di indirizzo sulla patente in confronto alla felicità di amarci per sempre?!
Ma resto un po’ perplessa in merito all’avvicendamento del cast. Come conciliare il concetto di alternanza, in un ambito che prevede, condizione sine qua non, l’unicità!?
Forse basterebbe solo “elevarsi” e pensare alla coppia in termini più ampi. Tipo, noi due desideriamo stare assieme per sempre, e se stare assieme per sempre prevede qualche cambio di partner, perché no?! Ti giuro che dalla prima puntata della prossima serie riprenderemo un’altra volta il nostro amore, rinnovati e felici della reciproca presenza, come se avessimo incrociato i nostri sguardi appena un’ora fa, durante la pausa caffé della mezza mattina.
Però ve lo dico subito, sarò troppo all’antica, ma non so se questa soluzione mi convince tanto, anche perché la ricetta L&O trasportata al quotidiano, mi pare più una stagione di Beautiful, che un telefilm di gente che violenta/ferisce/ammazza/rapisce e poi se ne va in galera per sempre.
Ciò detto, state molto attenti a quando arriverete alla fase: “Tesoro, stasera cosa volevi fare?” E la vostra automatica risposta sarà: “Vedere te”, pensando invece: guardare una replica di “Law and Order”, sappiate che il vostro tentativo di eterna felicità è ormai una zattera alla deriva nell’oceano Amorequestostranosentimento.
Comunque, se traslochi e momentaneo cambio di partner paiono anche a voi pratiche troppo complicate, vi propongo la soluzione b, la mia: relazioni più brevi della scadenza del latte a lunga conservazione.
Certo, bisogna essere bravi per farsi lasciare dopo sei mesi, ma la scarsa fiducia in se stessi e una buona dose di sfortuna possono salvarvi dalla noia di un rapporto più barboso delle repliche della prima stagione di “Criminal Intent”.
Tanto ormai lo sanno tutti che non c’è amore più eterno del ricordo dell’amore perduto, e poi, alla peggio, si può sempre accendere la tv.
P.S.
il post è dedicato alla Betty e alla Cri, il disegno sopra rappresenta una bilancia, fa cagare, ma per adesso non ho voglia di metterci mano (si può dire cagare?).