il maglioncino rosa ovvero la strategia del riciclo

amore e marketingArriva la primavera e ad una ragazza (tipo ragazza) viene subito voglia di vestiti nuovi, che però in questa stagione son troppo cari da comprare.
Quindi che fare per darsi una sferzata di vita?
Semplice, si inizia a frugare, con la foga di un cane da tartufi delle langhe, nel cassetto più nascosto dell’armadio: quello delle cose dimenticate.
E dopo solo tre minuti ecco che:
– oooh, una maglietta rosa un po’ corta, stretta in vita, con il collo sbarazzino e una simpatica immagine di colibrì all’altezza delle tette!!!!

E sarà bello il giorno dopo uscire di casa sfoggiando quell’indumento comprato nel giugno duemilasei all’outlet di Serravalle, che non ricordavate più di possedere e che (chissà perché) avevate messo una sola volta!
Ma dopo esservi specchiate in tutti i vetri che avrete appositamente intercettato lungo la via e in tutti gli occhi che avrete volontariamente fissato durante il cammino, un dubbio inizierà ad insinuarsi strisciante tra le pieghe del colibrì (che non ci dovrebbero essere, sarà un difetto?) e il collo sbarazzino (io li ho sempre odiati i colli sbarazzini). Improvvisamente BOOOOM la cruda realtà vi si parerà davanti in tutto il suo splendore (dove splendore si fa per molto dire): il maglioncino fa schifo!

Un discorso lungo per arrivare a dire che quando dopo essere state/i lasciati dal compagno/gna degli ultimi sei meravigliosi (si fa sempre per dire) anni, doveste incontrare per caso quel vecchio amico/a con cui non era mai scattato niente (chissà perché?) o era finito tutto (chissà perché!), ma adesso forse, magari, perché no, potrebbe essere cambiato/a, ricordatevi il maglioncino rosa comprato all’outlet e pensateci un po’ prima di sfoggiarlo con orgoglio.
Ma se proprio non doveste resistere, abbiate l’accortezza di evitare gli sguardi dei vostri amici, soprattutto se non siete nella condizione di accettare i loro riflessi di verità, che improvvisamente BOOOOM vi faranno apparire davanti agli occhi la cruda realtà: il cassetto in cui l’avevate rinchiuso non era quello delle cose dimenticate, ma quello delle cose da dimenticare…

PS auguri a tutti i nuovi amori che non arriveranno a tagliare la colomba